mercoledì 23 settembre 2009

Lo zoo di Napoli

Domenica siamo andati allo zoo, erano anni che non andavamo e Manuel non l'aveva mai visto. Sapevamo che ha avuto un periodo difficile in cui si parlava proprio della chiusura dello zoo, ma fortunatamente il parco resta aperto e ci sono ancora 345 animali su una superficie di 80000 Mq. Non ci sono più alcuni animali, a cui noi eravamo anche affezionati (le scimmie , i pappagalli, l'orso bianco ....) ma ci sono comunque molti animali ancora da vedere e conoscere. Bellissimo il parco, molto verde, spazi anche per stare tranquilli seduti su una panchina, qualche bar dove comprare qualcosa da mangiare/bere, una piccola fattoria dove si possono fare dei incontri ravvicinati con animali domestici: capre, anatre, asini, conigli,maiali, oche, pony, mucche, galline...

Duminica am fost la o plimbarica prin gradina zoologica. O zi superba, foarte cald, Manuel pentru prima oara aici. A fost o perioada in care parcul a trecut printr-o perioada neagra, riscul a fost sa inchida, dar din fericire a ramas deschis. Pe o suprafata de 80 000 mp se intalnesc 345 de animale. Lipsesc din pacate animale pe care le cunosteam si ne placeau: maimutele, papagalii, serpii, ursul polar.
Manuel s-a distrat enorm, mai ales cand s-a apropiat de animale si le-a dat de mancare :-)
Foarte frumos parcul,mult verde, plante, locuri linistite la umbra, la soare, banci, si o mica ferma unde cei mici se pot apropia de animale domestice: capre, rate, gaste, iepuri, pony, gaini, vacute...

I piccoli del pellicano quando hanno fame hanno un comportamento simpatico: beccano la mamma per farle capire di voler mangiare :-)





qui c'era una piccolo scimmia acrobata che ora non c'è più :-(

la piccola fattoria - animale domestice

le zebre sono nere a strisce bianche e non ce nè una uguale all'altra. Il disegno del mantello serve a confondere durante la fuga i predatori che un po come l'effetto delle paginette dei fumetti sfogliati veloci, confondono l'animale in mezzo al branco e non riuscendo per dire a mirarne uno vanno in confusione.

La particolare colorazione dei fenicotteri può essere più o meno appariscente in relazione alla dieta.
Fra gli organismi di cui i fenicotteri si nutrono ci sono alcuni crostacei (Artemia salina di cui sono ghiotti) la cui fase larvale è caratterizzata dal colore rosso/arancione dovuto a particolari pigmenti (carotenoidi). I fenicotteri se ne nutrono in grandi quantità e... si tingono di rosa!
Sono stupendi, molto eleganti!

Secondo la tradizione, avere le cicogne sul proprio tetto è un simbolo di fortuna.
In Romania ci sono tante, durante il viaggio fatto nel 2006 abbiamo incontrate molte e ... ci ha portato fortuna perché dopo è arrivato Manuel :-))
Le cicogne offrono un esempio bellissimo di amore filiale. Maschio e femmina si amano teneramente e per i loro piccoli, il loro amore è veramente commovente.
Una volta una cicogna femmina, si fece male ad un’ala e non poteva più volare. Ebbene, il maschio rinunciò ad emigrare pur di tener compagnia alla sua compagna inferma.

l'albero genealogico degli elefanti

L'elefante, animale sacro a Buddha, sotto le cui sembianze si dice, egli scese sulla terra, e' il simbolo della Thailandia. Per questo il governo ha creato un parco nazionale in cui vivono gli ultimi esemplari d'elefanti selvatici.

Si pensa che la torre del gioco degli scacchi fosse inizialmente rappresentata come una torre sopra un elefante. Anche l'alfiere era, in origine, un elefante

La vita media dei leoni in natura arriva al massimo a circa 16 anni; in cattività può protrarsi per altri 10 anni circa. Tuttavia, per molte cause, pochi riescono ad arrivare a vivere così a lungo, specie i maschi senza branco.
I leoni non hanno una specifica stagione degli amori; piuttosto, le coppie hanno periodi di accoppiamento, in cui spesso le femmine si astengono dalla caccia per copulare dalle 20 alle 40 volte al giorno con i maschi della coalizione.
Le osservazioni hanno dimostrato che sia i maschi che le femmine possono avere rapporti omosessuali[10][11]. In natura, circa l'8% delle monte coinvolge due maschi. Questo comportamento viene spesso interpretato come una manifestazione di status sociale e di rapporto gerarchico, osservabile anche nei primati[12]. Comportamenti omosessuali fra femmine sono invece osservabili soprattutto in cattività.
I leoni possono stabilire legami affettivi con individui di altre specie, incluso l'uomo.
Un episodio particolarmente insolito, verificatosi in Kenya nel 2005, coinvolse una leonessa che adottò alcuni piccoli di orice (una specie normalmente predata dai leoni), allevandoli e proteggendoli anche dagli attacchi dei propri simili.
Il leone (in particolare il leone maschio) ha sempre esercitato un grande fascino sull'uomo. In numerose culture, esso viene usato come simbolo di virtù e qualità positive come forza, fierezza, maestosità, nobiltà e coraggio.

Con un peso che può arrivare fino a 300 kg, la tigre è il più grande dei cosiddetti "grandi felini" che costituiscono il genere Panthera (tigre, leone, giaguaro e leopardo), ed è l'unico felide moderno a raggiungere le dimensioni dei più grandi felidi preistorici. È un cosiddetto predatore alfa, ovvero si colloca all'apice della catena alimentare, non avendo predatori in natura.


Lo struzzo (Struthio camelus, Linnaeus 1758) è una specie di uccello dell'ordine degli Struthioniformes che, anche per via della sua incapacità di volare, risulta essere il più grande tra i pennuti viventi.
Di grandissima mole, lo struzzo ha una altezza non inferiore ai due metri e mezzo, ed una lunghezza, dalla punta del becco alla fine della coda, di almeno un metro e ottanta: il suo peso raggiunge il quintale e mezzo.

ou de strut si coarne de cerb

ce fericit era Manuel cu "Bambi" :-))


il pavone era simbolo della dea Giunone - mitologia romana


Ammotrago o Pecora crinita Nome comune del bovide nordafricano classificato Ammotragus lervia nella sottofamiglia dei caprini. In Africa ne esistono 6 sottospecie, diffuse dal Marocco alla Tunisia e più a sud, sulle montagne del Sahara settentrionale. Le popolazioni introdotte in Nord America si sono insediate con successo nel New Mexico, nel Texas e in California.

L'orso dal collare o tibetano (Ursus thibetanus Cuvier, 1823) è un mammifero carnivoro appartenente alla famiglia degli Ursidae. È diffuso in un ampio areale esteso dall'Iran all'arcipelago giapponese.

L'orso bruno (Ursus arctos Linnaeus, 1758) è un mammifero carnivoro della famiglia degli Ursidi, diffuso in gran parte dell'Eurasia settentrionale e del Nordamerica. Pesa tra i 130 ed i 700 kg ed i suoi membri più grossi contendono all'orso polare il titolo di carnivoro terrestre più grande del mondo.
In Nordamerica vi è una media di due attacchi fatali ogni anno.
Gli attacchi avvengono solitamente se l'orso è ferito o se un uomo incontra un'orsa con i piccoli. Alcuni tipi di orso, come l'orso polare, attaccano più facilmente l'uomo quando sono in cerca di cibo, mentre l'orso nero americano è molto meno aggressivo.

Gli Otaridi (Otariidae Gray, 1825), comunemente detti otarie o leoni marini, sono una famiglia di mammiferi adattati alla vita marina, suddivisa in due sottofamiglie: Otariinae ed Arctocephalinae.Le otarie, contrariamente alle foche, possiedono i padiglioni auricolari, seppure poco sviluppati.



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